A.S.D. Linci della Bassa Softair - FORUM

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    INSETTI E PARASSITI

    Lin Supervet
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    INSETTI E PARASSITI Empty INSETTI E PARASSITI

    Messaggio Da Lin Supervet Dom Apr 01, 2012 3:06 pm

    Noi, piccoli e avventurosi airsoft gunner, diventiamo, col fiorire della primavera e l'arrivo del caldo, dei simpatici target per una varietà multipla di insetti e parassiti che risiedono in campi, boschi e colline.
    E' importante prevenire possibili punture o infestazioni.

    ZECCA
    Le zecche sono piccoli insetti che parassitano gli animali (cani, topi, uccelli, ovini, animali selvatici) e occasionalmente anche l'uomo, nutrendosi del loro sangue. Le loro dimensioni variano a seconda dello stadio di sviluppo (larva-ninfa-adulto) da 1 a 3-4 mm, ma possono raggiungere anche il centimetro quando sono piene di sangue dell'ospite. Nel nostro paese si possono incontrare prevalentemente due tipi di zecche: la zecca dei boschi (Ixodes Ricinus) che può rendersi responsabile della trasmissione all'uomo di alcune malattie, come la malattia di Lyme, e la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus), che normalmente parassita solo il cane e solo eccezionalmente si attacca all'uomo o ad altri animali; quest'ultima può rendersi responsabile della trasmissione all'uomo di una malattia chiamata febbre bottonosa (una rickettsiosi). Entrambe le malattie, se individuate per tempo, sono curabili con antibiotici specifici.

    Le zecche dei boschi vivono nell'erba e nei cespugli, in particolare nel sottobosco e nelle zone umide e ombreggiate con vegetazione bassa ed un letto di foglie secche. Sono presenti in diverse aree del nostro territorio, soprattutto nelle zone collinose e montane (in genere al di sotto dei 1000 metri di altitudine). Il periodo critico, in cui la zecca si può attaccare all'uomo, è quello tardo-primaverile ed estivo, quando la necessità di un pasto di sangue la spingono a cercare un ospite.

    COSA FARE SE NE TROVIAMO UNA ATTACCATA?
    E' molto importante rimuovere correttamente la zecca. Bisogna afferrarla con una pinza il più possibile vicino alla cute, evitando di schiacciare e torcere il parassita. Una volta estratta, la zecca non va toccata a mani nude e va bruciata, MAI SCHIACCIATA!!! può contenere uova che poi si disperdono nell'ambiente. La zona cutanea colpita va lavata accuratamente con acqua e sapone e disinfettata, mantenendola sotto controllo per almeno 30-40 giorni (andiamo comunque a fare un giro in pronto soccorso o dal medico); in caso di comparsa di arrossamento o altri sintomi è opportuno consultare il medico.
    Ricordiamo sempre che le zecche, e molti altri insetti con l'esoscheletro, respirano tramite lo strato superficiale della "pelle" (esoscheletro). Si può mettere dell'olio di oliva o dell'alcol sulla zecca, in questo modo è incapace di respirare e deve sganciare il rostro dalla nostra pelle per poter respirare di nuovo altrimenti morirebbe soffocata. Quello diventa il momento giusto per usare le pinzette.

    COSA FARE PER NON ESSERE PUNTI
    Alcune semplici norme di ''buon senso'' possono limitare le probabilità di infestazione.
    •Indossare abiti chiari (impossibile !!!), per identificare facilmente le zecche e rimuoverle prima che possano arrivare alla cute; indossare inoltre pantaloni lunghi, introducendone il fondo all'interno della calze;
    •Evitare di sdraiarsi o sedersi a lungo direttamente sull'erba o in prossimità di cespugli, soprattutto all'inizio dell'estate ( Suspect ...si certo come no?!).
    •Utilizzare insettorepellenti e insetticidi: la dietiltoluamide o DEET (es. Zanzarella, Off) si è dimostrata un valido insettorepellente nei confronti di diversi insetti, comprese le zecche, e può essere applicata sia sul corpo sia sugli abiti, mentre la permetrina (es. Bio Kill, Zyzek Plus) è in genere impiegata solo per cospargere gli indumenti ed è dotata di una lunga durata d'azione (fino a un mese). E' di recente commercializzazione una nuova sostanza ad azione insettorepellente, denominata KBR (es. Autan) che sembra meglio tollerata rispetto alla DEET pur mantenendo la stessa efficacia.
    •Al termine di ogni giornata trascorsa in aree a rischio procedere ad uno scrupoloso controllo su tutto il corpo, compreso il cuoio capelluto e le pieghe cutanee: gli eventuali parassiti presenti vanno rimossi il più presto possibile.

    La maggior parte delle punture di zecca non ha alcuna conseguenza e la malattia di Lyme è una eventualità abbastanza remota. Perciò non è consigliabile utilizzare antibiotici a scopo profilattico. Il trattamento antibiotico è giustificato solamente quando la malattia si manifesta, ed è in grado di stroncare l'infezione e di evitarne le complicanze.



    VESPA o APE
    Può capitare che, durante un appostamento vicino un cespuglio o dei tronchi, ci accorgiamo troppo tardi di aver dato noia a un simpatico nido di vespe. L'accorgersi dopo aver sentito il ronzio caratteristico può essere un motivo sufficiente per correre via molto velocemente.
    Nel caso siamo stati troppo lenti a connettere saremo omaggiati di una puntura fastidiosa.

    Le punture di api e vespe non devono essere confuse con le comuni punture d’insetto (direi che ce ne accorgiamo!!).
    La vespa utilizza il suo pungiglione quale arma di difesa quando percepisce un pericolo per se o per la sua colonia. Questo insetto punge iniettando veleno all’interno o sotto la pelle. L’effetto è immediato e da luogo ad una sensazione di scottatura particolarmente dolorosa.
    L’unico segnale della puntura di vespa o di calabrone è rappresentato da un piccolo foro della puntura.

    Le api pungono più difficilmente, solitamente si difendono quando vengono pestate o allontanate con le mani. Il segnale principale di una puntura d’ape consiste nella presenza del suo pungiglione all’interno della pelle e la sacca venosa continuerà a pompare veleno per più di un minuto.

    VESPA
    INSETTI E PARASSITI Vespa_11

    APE
    INSETTI E PARASSITI Ape20c10

    Sia che si venga punti da un’ape o da una vespa, l’area intorno alla puntura mostrerà un rapido rossore e si formerà una piaga rialzata (fluido sottopelle). La piaga tenderà a ridursi dopo qualche ora ma il pizzicore rimarrà per più di un giorno.

    COSA FARE SE PUNTI ?
    Nel caso di una puntura d’ape, il dolore potrà essere ridotto significativamente se il pungiglione viene rimosso immediatamente. Questa operazione deve essere eseguita con la massima attenzione utilizzando le unghie, le pinzette o una lama affilata- tuttavia, prestare la massima attenzione a non premere la sacca della puntura, in caso contrario verrà iniettata nella ferita una quantità maggiore di veleno.

    Lavare la ferita con sapone e acqua e quindi ridurre il gonfiore immergendo l’area interessata in acqua fredda o coprendola con del ghiaccio all’interno di un panno (non applicare direttamente il ghiaccio sulla pelle).

    Per eliminare il pizzicore applicare un prodotto antistaminico per morsi e punture.
    Se il pizzicore risulta particolarmente intenso, consultate il vostro farmacista o medico per la somministrazione di una pomata a base di steroidi.

    PER EVITARE DI ESSERE PUNTI
    Per evitare di essere punti quando ci si trova in ambienti esterni, adottare le precauzioni seguenti:
    - evitare di indossare colori troppo appariscenti e fragranze intense come profumi e deodoranti in quanto suscettibili di attirare gli insetti
    - indossare maglie a maniche lunghe, pantaloni, scarpe e cappelli al fine di ridurre al minimo l’esposizione della pelle
    - utilizzare spray repellenti per insetti sulla pelle esposta
    - controllare che non vi siano api prima di sedersi, sdraiarsi o comunque prima di stazionare in un luogo all’aperto
    - evitare aree nelle quali sono presenti colonie di vespe come frutteti
    Gli ultimi due punti sono un po' impossibili, nel caso diamo un occhio in più alla zona e utilizziamo le orecchie!!

    Non tentare per nessun motivo di schiacciare vespe o api. In caso contrario aumenterà il rischio di essere punti e il rischio di attirare lo sciame.

    ALLERGIE ALLA PUNTURA DI APE o VESPA
    Per le persone che presentano una allergia moderata alle punture di api e vespe, si può verificare un maggior gonfiore generalizzato intorno alla ferita. Consultare il proprio medico se il rossore è intenso e persistente.

    Chiamare immediatamente un’ambulanza se si presenta uno qualsiasi dei seguenti sintomi entro 30 minuti dalla puntura:
    - gonfiore localizzato a livello della gola, bocca o lingua suscettibile di limitare la funzionalità respiratoria
    - sibilo, soffocamento o incapacità di prendere fiato
    - svenimento, intorpidimento o mal di testa
    - dolore localizzato a livello del torace
    - nausea o crampi addominali

    Ricordatevi sempre che le allergie alle punture d’insetto si possono sviluppare in qualsiasi momento.
    Chi è stato punto in due o più occasioni negli anni precedenti è ad elevato rischio di sviluppo di un allergia.
    Un altro gruppo ad alto rischio è rappresentato da coloro che soffrono di altre allergie (come al polline o agli insetti).

    Non utilizzare le braccia per allontanare gli insetti e non compiere movimenti affrettati suscettibili di attirare gli insetti. Se si accede ad un’area caratterizzata da una presenza massiccia di api o vespe, camminare lentamente e allontanarsi dall’area.

    CHI E' ALLERGICO DEVE AVERE CON SE IL KIT PER LA PUNTURA DELLE API !!! o almeno avvisare i compagni di questa patologia al fine di poter intervenire tempestivamente.

      La data/ora di oggi è Ven Mag 17, 2024 4:46 am